Beatrice Nicosia: “Spero di cuore in un seguito perché…”

Si l’arte è un veicolo emozionale tra due popoli con radici comuni perché è luce e respiro puro allo stesso tempo da cui traiamo l’impulso a combattere sempre e sostenere che la terra è ancora bella e quindi possiamo ancora fare qualcosa per aiutarla.

Ecco l’unione fra i popoli a cosa serve, molte le cose che ci accomunano, dal guardare al creato ad una bella e sana risata, la filosofia di vita è uguale e questo ci rende discendenti originari dei Greci che ci hanno reso ricchi e umani eternamente.

Limput che mi ha indotta a partecipare è  stato il risveglio di un sogno tenuto e sedato a riposare nel cassetto dei ricordi di quelli belli  indelebili che conservi da piccola.

Ero molto piccola esattamente 7 anni quando dissi a mio padre che da grande volevo fare l’archeologa.

Tutto ebbe inizio da una grande scoperta che fec divenendo testimone di una grande scoperta.

In una parte del nostro terreno dietro lavori che mio padre chiese con ruspe emersero tre grandi sarcofagi di pietra chiusi, fu emozionante tutto ciò per me che ero piccola, da lì parti tutto il massimo interesse sulle mie  origini pur essendo ancora piccola, meno fu per mio padre un po di grattacapi vi lascio immaginare.

Così scopri che anche la fascia che va da Kamarina a Santa Croce era ricca  di culture passate, ma che il selvaggio  ed egoista popolo per mancanza di fondi e soprattutto ignoranza aveva tenuto sotterrato per secoli. 

È stata un’ esperienza unica di quelle che ti segnano nel percorso che stai facendo, per questo ringrazio infinitamente Arteinsieme con la  sua curatrice la dottoressa Maria Luisa Occhione ed il presidente dottore Marcello Nativo per aver ideato questa esperienza unica, che ci ha permesso degli scambi relazionali e culturali molto belli.

Bellissime ed emozionanti le visite fatte a Kamarina, Gela, Siracusa, Agrigento Palazzolo Acreide, luoghi universali che ci appartengono e ci accomunano allo stesso modo.

Spero di cuore in un seguito perché ho sperimentato che l’atto dello scambio relazionale e culturale tra i due popoli sta alla base di una crescita di vita  individuale sana.